Lo chef Pietro D’Agostino, La Capinera di Taormina e il suo scrigno Kistè 2024-01-14T11:13:42+00:00

Descrizione progetto

Oggi il settore del food vive una fase importante e irreversibile di rivisitazione da parte dei consumatori; c’è una conoscenza e riscoperta delle materie prime sia perché connotano fortemente un territorio, con i riconoscimenti IGP, Doc, Dop, sia perché, grazie alle specifiche proprietà organolettiche, e con rigore nelle scelte di produzione e di preparazione,  diventano preziosi ‘compagni’ per una corretta e sana alimentazione, consolidando, in sempre maggiori segmenti della popolazione, l’idea che il buon cibo sia sinonimo di salute.

Un cibo che fa bene e che è anche buono, fatto con cura e racconta anche una storia. In questo senso la figura dello chef è decisamente diversa rispetto al passato. Il primo cambiamento di rottura è stato l’approccio alla materia prima: ne ha riscoperto l’essenza, ne ha valorizzato gli elementi più genuini e le peculiarità che la collocano in un determinato territorio, sia dal punto di vista geografico che storico-culturale.

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