Programmare una migliore gestione della rete, creare le strategie necessarie ad affrontare le questioni per un reale sviluppo sui territori rurali, condividendo innovazione e ricerca. Questo l’obiettivo della tre giorni organizzata a Cavriglia, in provincia di Arezzo, Toscana, dalla Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo (CNDC) a due anni dalla sua nascita. L’icona dell“Albero di Mele”, donata dal noto artista Sergio Staino, recentemente scomparso, e dalla sua famiglia, è diventato il simbolo dei temi e delle idee, protagonisti delle riflessioni e decisioni dei rappresentanti dei distretti del Cibo in Italia dei lavori che si sono svolti, e lo sarà anche della Scuola di Formazione del Centro Studi della Consulta Nazionale Distretti del Cibo e del Distretto Rurale del Valdarno Superiore.
“Un’evoluzione attende i distretti in un momento storico di grandi problematiche alle quali dobbiamo rispondere con energia, solidarietà, organizzazione e condivisione– ha dichiarato il presidente Angelo Barone – In particolare, la prossima programmazione degli investimenti, dovrà tener conto delle difficoltà del mondo agricolo nel contrastare il cambiamento climatico che mette a repentaglio culture e produttori, oltre la vita sociale delle comunità”.
In questo ambito, sono state presentate le Linee Guida del Secondo Bando MASAF dei Contratti di Distretto, e discusse quelle programmatiche sul futuro dei Distretti del Cibo, siglato un accordo tra il Comune Cavriglia, la Consulta e il Distretto Rurale del Valdarno di Sopra per l’insediamento della Scuola di Formazione del Centro Studi della Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo, e la presentazione del Corso di alta Formazione sul Paesaggio Rurale in collaborazione con la Cattedra Unesco del Dagri di Firenze, nello stesso borgo dove, peraltro, saranno coinvolti protagonisti e amministrazioni di tutto il Distretto Rurale del Valdarno superiore per svolgere attività di apprendimento a favore di tutte le Comunità dei Distretti del Cibo italiani.
La Scuola di Formazione del Centro Studi della Consulta dei Distretti del Cibo con la collaborazione del Distretto del Valdarno Superiore avvierà programmi didattici legati al ripristino della coltivazione agricola dei paesaggi rurali, alla formazione di maestranze e professionisti nel mondo agricolo, alla formazione per l’inserimento di persone con vari livelli di disabilità nel mondo dell’agricoltura e dei servizi, e all’ istruzione per la miglior gestione dell’assistenza tecnica nelle aziende agricole.
“Sono stati tre giorni intensi di lavori proficui per il futuro dei distretti del cibo che hanno rafforzato lo spirito di comunità che anima la nostra rete – ha sottolineato il presidente Angelo Barone – Un benvenuto ai nuovi distretti della Campania, Umbria, Marche, Puglia e Lombardia e un grazie di cuore a tutti gli amici del distretto del Valdarno per l’accoglienza e lo spirito di comunità che hanno trasmesso a tutti . La firma del protocollo d’intesa con il comune di Cavriglia e il Distretto del Valdarno per la realizzazione della Scuola di alta formazione del Paesaggio agricolo e rurale ci deve inorgoglire e responsabilizzare tutti per concretizzare questo importante e strategico obiettivo. Questi Stati generali ci hanno arricchito di nuove conoscenze e saperi e sono certo che con l’impegno di tutti l’albero delle mele darà buoni frutti”.
Hanno Partecipato: i Distretti del cibo, il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) tecnici e agronomi del Distretto Rurale del Valdarno Superiore CREA PB MASAF, ISMEA MASAF, Banca del Valdarno BCC ICCREA Direzione Generale MASAF, Cattedra Unesco per il Paesaggio Rurale UNIFI Associazione Pris (Paesaggi Rurali d’interesse Storico) Segretariat GIAHS FAO, FEDERBIO, Accademia Valdarnese del Poggio, i Comitati tecnico e Scientifico della Consulta Nazionale Distretti del Cibo Comitato, il Consorzio di Tutela Valdarno di Sopra, Istituto centrale per il patrimonio immateriale del MIC, l’associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Cooperativa KOINE’, la rete soggetto Mercato Coperto Coop. Margherita, la Coop. BETA DUE, le aziende del Territorio I Comuni, Slow Food Italia, le associazioni di categoria.